Marzo. Vetri bagnati da stagione fredda. Due. Il contrario di…
Scendiamo.
Villa.
Piove, ma non rende fastidio. Potrebbero cadere pietre, sarebbe uguale. Non rende fastidio. Ci sediamo.
-E’ come quella storia del pub irlandese…se uno esce da quel posto non vuol dire sia irlandese…non trovi?
-Beh si,ma penso ci sia un certa differenza…
-E’ la stessa identica storia…non mi si può additare di nulla. È stupido. È sbagliato. È semplicemente scorretto.
-Nessuno ti addita. È semplice constatazione.
-Stronzate.
(Perché allora mi guardi in questo modo? Cosa pensi di trovare nel mio soffio di vita? Come mai siamo qui, io e te, e la pioggia, in una villa? Perché ti ostini a non voler sentire il bruciore della luce che illumina il tuo sguardo? Sto bene, qui adesso, sotto un tetto di rami spogli, sotto una pioggia che rinfresca il passato nascosto, ti ascolto, tu blateri, parli di storie di terzi per non sentirti partecipe di questa vicinanza che si crea, sotto una pioggia di marzo.)
-Ho sempre in mente un’immagine…le mani…quelle di mio padre
(Non piangere cazzo, potrei non reagire e sarebbe sbagliato, mi pietrifichi)
-Le mani di mio padre, vedo solo quelle,e i suoi occhi che mi guardano, che soffrono, ed io non riesco a reggere e devo obbedire alla natura imposta, io lo amo e sarebbe sbagliato, non vorrei…quelle mani, le mani di mio padre…la fragilità di mia madre. La mia natura a metà.
-Andiamo…
(le tue mani, i tuoi occhi,le tue lacrime, la fragilità tua…e mia)
Marzo. Vetri bagnati da pioggia di inizio stagione. Due, mai come prima.
Buio. Al riparo da occhi indiscreti.
Mi stringo a te, come te a me.
Una mano, la tua, nella mia. Una realtà manifesta, nascosta al mondo.
-Non mi si può additare di nulla…
-Non ci si può dir nulla contro
Un gioco, di spirito, il rincorrerci in un metro di macchina bagnata. Pugni di rabbia misto a riso. Karma Police, (grazie a voi). Una ciondolo al collo tuo, nelle mie mani.
-Nessuno può dirci nulla
(neppure le lacrime di un padre possono parlare)
Un rincorrersi nel cuore di una notte di inizio stagione, la nostra nuova. Stagione. Un pugno di rabbia, troppo forte, da spaccare il cuore, che va da sé, ubriaco di certezza nuova. Il ciondolo tra le mie dita, nelle tue mani, nei miei capelli, sulle tue labbra, sulle mie labbra.
Niente più conta.
Radiohead.
La nuova stagione.
Due…il contrario di.