lunedì 7 maggio 2007
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Una minuscola figura sarebbe apparsa all'orizzonte in fondo al campo, e a poco a poco sarebbe diventata più grande, finche non mi fossi reso conto che era Tommy, e lui mi avrebbe fatto un cenno di saluto con la mano, forse mi avrebbe chiamato. La fantasia non andò mai al di là di questa immagine - non glielo permisi - e sebbene le lacrime mi rotolassero lungo le guance, non singhiozzavo nè mi sentivo disperato.
1 commento:
i nove minuti finali di una saga meravigliosa e impietosa. E una canzone silenziosa e potente come non mai, nella testa. Lasciala lì, andre_.
Grazie.
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