sabato 10 giugno 2006

இ___E___இ


Freddo, pioggia, musica.

Si cammina, si continua. Il quotidiano ripetersi pare coglierlo e distrarlo.
Passo deciso il suo. Sicurezza e fierezza. Bellezza e lucidità.
Testa alta. Occhi bassi. Solo lui può.

La pioggia non gli è indifferente. La sente in faccia e la sente in corpo. Gli entra quasi dentro, e quando sorvola, sorretto da vuoto di memoria e fasullo sentimento, la pioggia tintinna in sé.
Non gli piace. Non sa come evitare.

Alla gente lui non è indifferente. Non può essere indifferente.
Il ponte segue il suo incedere. Il ponte spia il suo passare.

Parrebbe normale - lo è - e lo sa.
Parrebbe speciale - lo è - e non lo sa.

Conosce la musica. Glielo si legge negli occhi. Conosce la musica per quello che è, e non per quello che la gente pensa che sia. Sa di stelle del nord la musica di oggi: ibernanti incendi di ori lontani.
Lascia impreparati la sua voglia di conoscenza. Lascia interdetti la sua conoscenza. Lascia straniti la sua parvenza di tranquillità.

La pioggia inizia ad infastidire. Il freddo si fa pungente.

Il ponte segue il suo sguardo. Il ponte spia la sua eleganza. Occhi neri e mani grandi. Vuoto e casa. Ma lui non pare nasconderlo (il vuoto) e fa delle sue mani la casa dei più.
La gente lo ammira, non per quello che è, ma per quello che pensa lui sia. E spesso non coincide. Cosa questa che gli è totalmente, giustificabilmente, indifferente.

Tragitto lungo il suo. Sotto la pioggia pare un ombra: una di quelle che attira gli sguardi colorati e festanti.
Non ha tempo. Lo rincorre ogni qualvolta.
Le stelle ibernanti di oceani lontani gli ricordano, col passare, di affrettarsi.
Sa bene quel che vuole e la sicurezza è cosa sua.
Passa tra le gente. Vede altra gente. Scorge un maschera…nera.
Deve andare.
“Lacrime di Dio” non cessano di cadere nelle sue orecchie. Attimi confusi e bagnati lo spingono in aula.

E’ dentro.
E’ quasi pieno.
Le lacrime cessano.
Seconda fila. Esterno.
Inizia un racconto su tangenze di infiniti. Sorride e non si perde.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Allora mi prenoto _io_ per prendertelo. Avvisa l'umanità varia che potrebbe avere la stessa idea...