domenica 25 febbraio 2007

Lo vedi o no?

In requiem
E’ come in un fiume lo vedi o no?
Ora muoio
Ho gli occhi chiusi lo vedi o no?
Sono infesto
E’ come in un fiume lo vedi o no?
Doma il mostro
E’ come in un fiume lo vedi o no?
Non sei più qui sei più lontano
E va bene così bene co…
Ed io morirò morirò di fame
E alla fine tu m’illudi in laude in laude
in laude

5 commenti:

Platone (il falso) ha detto...

Ma quando chiederai di svegliarti, sbattendo gli occhi, romperai quel fiume. Alito di vita, in luogo di morte. Sguardo parabolico su un piano senza profondità. Quando il mondo sarà grigio, sarai un piccola luce.

Anonimo ha detto...

Intorpidimento dei sentire, non dei sentimenti..gioia che sfocia,alla fine e comunque, nell'estasi..

Anonimo ha detto...

...l’identico tende a ritrovare nell’altro, al di là delle puntuali differenze, i tratti che rinviano alla comune umanità e che consentono ad ambedue una reciproca conoscenza. Possiamo conoscere l’altro, in quanto egli è come noi; è una diversa, eppure analoga se non identica, formulazione di noi stessi...

Anonimo ha detto...

Verdena...fino alla fine...
Adoro qst canzone...
giusto per...

e io morirò, morirò di fame...

UnaDiPassaggio

caino ha detto...

In questo post si nota, perdoni, l'effetto delle sue letture...