domenica 18 febbraio 2007

RIENTRO A CASA


Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t' attende dalla sera
in cui v' entró lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostó irrequieto.

Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non é più lieto:
la bussola va impazzita all' avventura
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s' addipana.

Ne tengo ancora un capo; ma s'allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell' oscurità.

Oh l' orizzonte in fuga, dove s' accende
rara la luce della petroliera!
Il varco é qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende ...).
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.

Basta poco, un'idea di progetto, una vecchia canzone, una tazza rotta, un profumo...una poesia di Montale...
-Perchè leggi Montale?
-Ma sai...non sò...viene da se

-Viene da se...
Ed è subito nuovo mondo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissima poesia, stupenda, ha delle immagini davvero uniche...

...bentornato a casa

nic

Andrea Miceli Rovito ha detto...

Grazie Nic, mi fa sempre molto piacere vedere i tuoi passaggi sul mio diario...sentivo la necessità di rientrare, in un modo o nell'altro ci sto riuscendo.