martedì 15 agosto 2006

A Perfect Day 3


La sera con il gelato alla nocciola nei bicchieri di vetro rosso, quelli nuovi nella credenza della cucina. Mio padre che fa le porzioni, mia madre che critica le porzioni, mio fratello che sorride e racconta storie. La sera con i buonanotte da una stanza all’altra.
Attacco di stereo. Un Billy di Ava Adore, una Skin di altra esistenza e sempre la foto di Winnie the Pooh moribondo.
Alberto da amare su Centrifuga.
Roberta da amare a prescindere.
E poi Manuel, Gianna, Cristiano, Carmen e Paola.

Serenità sparse.
Bjòrk che canta “all is full of love”
Bjòrk che non muore in Dancer in the dark e che continua per sempre la sua penultima canzone.
Il castello Svevo sul colle Pancrazio illuminato a festa.
Una mail dall’Arizona. Una dalla Florida. Una dalla Spagna. Una da altrove.
Finire per la terza volta “Il maestro della notte” e piangere ancora col sorriso.
Una moleskine nuova su cui sanguinare.
Avere a che fare con una piccola volpe.
Uscire di casa vestito in maniera indecente. Uscire di casa vestito da modello cK.
Incontrare un rabbino per strada che ti racconta la storia di un popolo.
Incontrare un muezzin per strada che ti racconta il sangue di un popolo.
Ballare sotto la luna su una terrazza romana.
Svenire ad un concerto dei Verdena.
Ricevere il saluto di un angelo con la grazia per Lù.
Ricevere il saluto di un angelo con la grazia per Lù.
Ricevere il saluto di un angelo con la grazia per Lù.
Vedere il sorriso di un angelo.
Vedere il pianto di un angelo.
Vedere un angelo. Punto.
Gridare “Bye Bye Bombay”: “Io non tremo, è solo un po’ di me che se ne va
Avere a che fare con un piccolo principe.
Presentare lui ai miei.
Fare l’amore con i Sigur Ròs.
Volare verso Tokyo, Pechino, Reykjavik, Mosca, Barcelona, Dublino.
Farmi di assenzio.
Farmi.
Imparare le lingue del mondo, con fare immediato.
Spaccare una pila di marmo in mezzo agli occhi dello stesso stronzo di sempre.
Raccogliere la frutta dagli alberi di nonna.
Portare i colori nuovi a Gabri.
Alzare lo sguardo e vedere Camere separate di PierViTondelli.
Una telefonata per la buona notte.
Avere cura di una rosa, la sola, l’unica, nell’universo tutto.
Vanessa Mae e la sua Oxanes Veil a ripetizione quando fuori è buio e dentro ancor di più.

Toccare tutto quello che non c’è.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Veloce veloce deve essere tutto pronto, tutto perfetto! Che serata stasera.
Stasera ci sarà tanta luce ci illuminerà ci renderà una cosa sola. Ti aspetto, arrivi gioia allo spasimo il cuore mi esplode siamo finalmente soli, siamo finalmente vicini.
Veloce veloce deve essere tutto pronto, tutto perfetto! Che serata stasera.
Si si ti sento vicino, siamo soli tu ed io senza voci, schermi virtuali e parole scritte. Sento la luce ed il calore che mi invade mi rende vivo passione allo spasimo.
Veloce veloce deve essere tutto pronto, tutto perfetto! Che serata stasera.
Che succede?Non sto bene e tardi, non devi andare via?No vorrei stare ancora con te...No dai ti aiuto. No vai vai sei qui e attendo di essere abbracciato stretto stretto con la forza di un nodo.
Veloce veloce deve essere tutto pronto, tutto perfetto! Che serata stasera.
La luce si spegne. Tutto precipita. Le 3 di notte...mamma mamma dove sei? Papà tranquillo l'aspetto sveglio...Papà commosso...
Veloce veloce deve essere tutto pronto, tutto perfetto! Che serata stasera.
Provo a riaccendere una luce...è il buio. Attraverso uno schermo virtuale prendo ossigeno. Ti amo.
Veloce veloce deve essere tutto pronto, tutto perfetto! Che serata stasera.

Anonimo ha detto...

infatti selma non deve morire.almeno eviterei di piangere come un disperato ogni volta che vedo quel cazzo di film.maledetto il giorno che ho comprato il dvd.
saluti.

Andrea Miceli Rovito ha detto...

e mi ritrovo un upclose così all'improvviso. dunque lei non muore, va così,sembra ma nn muore.è basta!basta!!!ke nessuno dica il contrario. per il resto ho appena letto A SPASSO PER L'INFERNO CON UPCLOSE. mi ridevi il polmone che mi è scoppiato dal ridere. spero sinceramente ke tu faccia quella fine. temo la meriti. col sorriso, kiaro. il mio intendo.

Anonimo ha detto...

Un autoscatto nello specchio dell'ascensore all'una di notte di una bellezza da desktop