sabato 19 agosto 2006

Verso Casa (6Luglio)


Tori Amos 1000 Oceans
Ti ho sempre in mente. Quella immagine di te in lacrime sulla porta. La gente che mi accoglie, mi blocca, si congratula. E ti vedo sempre più piccola, e le tue lacrime, cazzo, spilli nel cervello. Voglio solo raggiungerti, abbracciare, baciare come nessuno stronzo è stato baciato mai. Entrarti dentro: spirito speculare al mio. Attimo di aria sulla mia pelle. Ho sempre la stessa immagine di te. Di me. Su quella porta di universo fermo ad un 6 Luglio.
Non ti vedo da quella mattina. Dopo quella sensazione di catarsi. Finalmente amore giustificato e giustificabile, quello meno indiscreto, quello meno volgare. Scontro di polvere viola e azzurra.
Quel gesto di schifo che sempre continuo a provare per tutto quello che sono. Per quello che non sono. Per tutto quello che adesso qui con me, non c’è. Solo tu, perché sei e sempre sarai.
Per quelle lacrime che devo bere dai tuoi occhi.

Gianna Nannini Meravigliosamente crudele
Seconda fila esterno. Tu prima, a volte esterna,a volte nel mezzo. Sei di una bellezza che faccio fatica a seguire con ragione, e i miei appunti sono pieni dei tuoi volti (e questo non lo hai mai saputo). Vorrei parlarti, vorrei conoscerti. Sei vestita di bianco, hai una borsa colorata e i minchioni che ti circondano sembrano usciti da un fumetto dell’orrore. Sorridi. Sei cordiale con tutti. E sembri guardare me. E sono nudo. Solo tu. Mi sorridi, ti sorrido. Sei splendida. Sei Jun*. Sei e sempre sarai.
Per quei graffi che devo ripulire con il mio sangue.

Tori Amos Precious Things
Salgo da te. Terzo o quarto piano. Non ricordo. Gente insulsa vive in quella casa. Sei da togliere il fiato.
-E’ tutto pronto?
-Si, solo le ultime cose…
-Sei Bellissima.
-Non fare il cretino…
-Ma ti preferisco senza trucco…
-Non ho trucco.
(Cosa ti imbarazza Jun*??)
-Raccontami una storia Jun*…
-Che storia?
-Quella che vuoi…
-Ci sono due spiriti. Quello di Helène. Quello di Jan Jack…
-…
-…
(Non piangere…)
-Non aprire quella scatola…
-Chi è Helène?
-Non lo so…è una storia…
-Chi è Jan Jack?
-Non sei tu…
-Capisco…
-Non aprire quella scatola
(Chi è Jan Jack?...)
-Non l’aprire…ti prego…

Tori Amos Bliss
“Father I killed my monkey”
A Jan Jack il mondo suona in maniera nuova. Gira con il peso della sua impotenza. Teme le mani del padre. A Jan Jack la vita sorride splendida e il sociale non interessa. Vive di cuore. Teme se stesso. Suona con sorrisi e conosce le regole. Teme se stesso e ama Helène. Ama Helène. Odia Jan Jack. Jan Jack odia Jan Jack. Ama Helène come solo lui sa e può amare. Lui: il mare. Lei: il cielo. Tangenze di infiniti. Lei sopra, lui sotto. Connubio di essenze. È arte. È respiro. Un velo, tra il cielo e il mare. E piove. Dal cielo…sul mare.

Verdena 40 secondi di niente
Dici di avere fatto cose orribili per colpa mia. (Mia colpa). Dici di non riuscire ad incontrare il tuo sguardo nel vetro per colpa mia. (Mia colpa).
-Perché se lo ami perdi del tempo con me? Non sono come lui. Non sono la sua copia carbone. Non è colpa mia. (Mia colpa). Dimmi la verità Jun*.
-La conosci.
-No! Non è così…così io ti perdo. Per colpa mia. (Mia colpa). E ti odio. (Mia colpa). Mi credi idota. Mi credi secondo. Non lo sono. È mia natura. Addio Jun*.
-Sei cattivo…
-Si lo sono. E sono uno stronzo. E sono una merda. Tutto per colpa mia. (Mia colpa).

Afterhours Ballad for my little hyena
“Certe sere, in estate, a respirare la corrente che sfila tra le lenzuola, stese nel cortile, si finisce per morire.
E’ dal mare che viene.
La corrente che viene dal mare porta con sé l’altra parte dell’orizzonte (oltre il mare)
Le verità al largo.”

Bjork All is full of love
Sms – Devo parlarti. Vediamoci
Sms – Passa per le 11
Sono nervoso. Voglio parlarti. È una necessità. Devo sapere. Devo chiarire. Devo scuse.
-Perché sei venuto?
-Non dovevi farlo…
-Non ti seguo.
-Jun* è cosa mia preziosa. Cosa mia vitale. Ho visto le sue lacrime per te. Non dovevi. La pagherai…
-Mi ha mentito…spiegami cosa vuol dire in prossima vita…
-Tu non sai niente…
-Non sono un coglione, mio buon Jan Jack…
-Si che lo sei…
-Non come te…
-Si…proprio come me…
-…

Bjork I’ve seen it all
“I’ve seen a man killed by his best friend”.
-A che ora passo?
-Quando vuoi.
-Arrivo.
Non capisco più niente. Ci sei solo tu. Nella testa. Nello studio. Nelle sere. Nella musica. Nella mia. Nella tua. La nostra. Perché con te? Mi completi la solitudine. Stiamo sbagliando; mi sto perdendo. Lo voglio. Lo vuoi e il mondo è a fanculo.
-Raccontami una storia Jan Jack…
-L’avrai stasera ‘Ndr
-Stiamo sbagliando?
-No
Sto bene. Stai bene. Non piangere Jan Jack. Questione di Slut. Questione Afterhours e Marlene Kuntz. Quella birra alla pioggia. Casa mia. Le tue cK. Buongiorno Mr…Buongiorno Mr. La casa, sul mare, d’inverno. I tuoi occhi. Le tue labbra. I nostri corpi.
-No, non stiamo sbagliando Jan Jack..
Siamo così, siamo uguali. Carta carbone. Questione Ludovico Einaudi. Questione Mogwai e Sigur Ròs.
-Ho paura ‘Ndr.
-Ho paura Jan Jack
Baciami. Ti amo…

Marlene Kuntz Notte
“Ho paura di quelle mani. Ho paura dei suoi occhi. Ho paura e mi odio. Per quello che sono. Per quello che non sono. Non voglio vivere così. Sto male. Ho paura. I suoi occhi. Gli occhi di Helène”.
Ed è un vortice. Vomito. Muoio. Addio Jan Jack. Appuntamento in prossima vita. In quella casa, sul mare, d’inverno. Adio Jan Jack. Per te tutto. Lo sai. Lo sai. Vomito. Muoio. Addio Jan Jack.

Placebo Every you every me
Massima consapevolezza. So chi sono. So chi ero. Vivo di vita. Respiro aria. Porto Jan Jack in memoria. E resta la sua musica. Orgoglio e parole che mi salvano da una certa perdizione etica prescritta.
Every me and every you. Mi rendo partecipe a mia vita per mia colpa. Le lacrime si asciugano e divento altra cosa. Amo. E so cos’è. E lo vado cercando. In completezza.

Afterhours Il sangue di Giuda
-Ciao…
-Ma sei tu??
- Si…sono io…
-Forse hai sbagliato…
-Non fare il cretino
-Non faccio il cretino…Jun*
Sei uno spirito di altra vita. Non ti aspettavo. Non ci credevo. Non ci speravo.
-Dobbiamo parlare…
-Bhe si…penso di si…
-Dimmi com’è successo.
-...
-Dimmi com'è successo.
-Sono come lui. Carta carbone. Jun*…mi dispiace…
-Perché? Lo rifaresti?
-Si lo rifarei. Per te. Per me. Per lui.
-Lo amavi?
-…
-Lo amavi?
-Si…penso di si.
-Pensi?
-Si lo amavo…
-Perché???
-Siamo uguali. Sono come lui. Carta carbone. Jun*…ti prego…
-Vi Odio!!!
E mi odio. Adesso. Qui. Mi fai odiare. Per quello che sono. Per quello che non sono
-Vi amo…e vi odio…
Jun*, appuntamento in prossima vita. Ed è solo sangue infetto. Ti ho amato Jun*. Come mai nessuno altro. In altra vita. E reco dolore. Mi odio a misura. Spaccherei la mente per non pensare.

Paola Turci Come eravamo
-Non volevo venire alla tua laurea. Mi sono pentita. Sai, adesso sto con C. Sto bene. Penso sia necessario per me non vederti più. Penso sia essenziale. Ti verrò a cercare io. Sono sicura di questa cosa. Sto bene. Va bene così, sentirsi si, ma non ce la faccio a vederti. Ma non ti preoccupare, verrò io, poi, magari a Roma. Ti raggiungo io. Sto bene…veramente…credimi. Ho trovato quei libri…grazie…andranno benissimo…e che non ce la faccio proprio a vederti. Lo so…siamo fatti in maniera diversa. Sto bene. Sto bene. Credimi. Sto bene…
(non piangere Jun*)
-Ti vedo ovunque in me, con me. Sto bene. Io ti amerò lo stesso. Nonostante tutto. Non ti preoccupare Andre, l’inverno è vicino. Riprenderai la tua aria.
-Verrai a Roma?
-Si…prima o poi. Ti voglio bene…
-Lo so.
Mi voglio male. Io ti amerò lo stesso.
Addio Jun*
Appuntamento in prossima vita.
Verso casa (6 Luglio)

"Verso casala pioggia minaccia la calma di questapianurama io non sento nientese non la tua assenzachiassosa assenzaVerso casami lascio abbracciare dal canto diquesto doloreperché la vita non si è intonata con latua vocelimpida e ingenua, limpida e ingenua,limpida e ingenua..Quante voltetorneraiin un pianto inattesonel ricordo più intensoluce che muore al tramontoin un giorno qualunque di luglioVerso casail sole risveglia i colori di questa pianuranulla è cosi evidentecome la tua assenzachiassosa assenzaPerché la vita non si è intonata con latua vocelimpida e ingenua, limpida e ingenua,limpida e ingenua..Quante voltetorneraiin un pianto inattesonel ricordo più intensoluce che muore al tramontoQuante voltetorneraiin un pianto inattesonel ricordo più intensoluce che muore al tramontoin un giorno qualunque di luglio" P.Turci

3 commenti:

caino ha detto...

Tutto come piace a me, roba che prima o poi le chiederò bene la storia, quella vera dico. Però "Oceano Mare" di Baricco no eh!? Quello proprio no...

Anonimo ha detto...

mentre leggevo pensavo a baricco... letto troppi anni fa per capire se realmente centrasse qulcosa...a dirla tutt non ho capito nulla... peròsono quelle cose che mi piacciono benchè io non ne afferri il senso ultimo..

Andrea Miceli Rovito ha detto...

ehmm, ok, ho esternato un minimo la mia stima per A.B. ma va bene così.
Caino, si..dunque...contento che (senza k)le sia piaciuto...dico sul serio. la storia l'hai appena letta...
Canna, il senso ultimo di quello che è successo, è estraneo anche a me. le cose vanno in certo modo, e amen. provo a nn tremare.