martedì 23 maggio 2006

Morbida


Oggi ho avuto a che fare con il blu. Un alveare di spirali. Riesci ad immaginare posto più coperto e pregiato? Più proprio e silenziosamente protetto? Un blu morbido sospeso tra il nero e il cotone. Che ingannevole circostanza quella che mi spinge a chiedere lui riparo. Alla fine tutti vanno cercando un qualcosa, una sorte di verità incondizionata che spinge chiunque abbia una possibilità, alla riscossa interiore, alla presa di posizione, netta, di accredito primario. Certezza sociale che dia appoggio, solidità e candore. Una infinita gioia che è implicita nella ricerca dell’uomo in quanto essere, che diviene meta agognata, sensazione di bagno di sole. La forma di questa gioia appare ricercata e molteplice, la danza dei colori che lo compongono, non conosce stasi.
Oggi ho avuto a che fare con il blu. La gioia, ha assunto quella sembianza, e li mi sento protetto. Necessitavo di finzione, necessitavo di musica che mi rispondesse, che provasse a farmi capire l’importanza, del blu intendo. Gioia infinita, compagna fittizia, con la quale, grazie alla quale riuscire, a prescindere da cosa…riuscire.
Sono stanco ma ci sono. Ho trovato quella sensazione ufficiale di benessere moderato e per niente volgare che mi fa sorridere a luci spente.
Sto tranquillo. Per oggi grazie.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tutta la vita è un film. Solo che non ci sono le dissolvenze. Sono costretto a vivere ogni singola scena. La mia vita ha bisogno di un montaggio.
Mort Sahl