lunedì 22 maggio 2006

Paesaggio senza ferro da stiro


Inizio ciclico. Perdizione.
Ecco il nuovo barnum. Speranze e accrediti si susseguono con furbizia. Ecco un ticket, eccone un altro. Benvenuti sparvieri e gioconde, madame di belle corti ed eroi di provincia drogata. Si muovano giullari armeni, che dimentichino i loro trascorsi bruciati, si muovano artisti di vetro e fuoco indorato. Musici e madonne, pensatori lignei e papi arroganti. Si presentino alle vetrate bohemien stanchi, tir nei cortili e cristi sanguinanti, pronti a leccare le ferite avvelenate sorridiamo impazienti. Sfere di fumo in continuo movimento, solitudini stancanti e ricercate fotografie di stazioni . magica Jun* e irreverente Enik, siate pronti all'indecifrabile e lasciate tenerezze al vuoto. Vedrete sangue e neri bollenti. Berrete santità, se ne siete capaci. Ecco un accesso alla follia, o l'uscita da aridità. E musiche d'intorno pronte ad accellerare il battito dei sensi. Viaggio incondizionato, meta da valutare. Barnum fantastico dove tutti, santi e angeli pavoni, potranno essere liberi di dire e muoversi. Tutti i figli di dio possono considerarsi creature ultime ed avere la possibilità, qui, di continuare a danzare.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Continuare a danzare?
Se non altro il primo post mi incuriosisce molto.
Cos'è? Promessa da rispettare? Belle parole con cui giocare? Oppure spazio in cui barattare pensieri e raccontare sensazioni?
In attesa dei contenuti continuerò a danzare...

Anonimo ha detto...

Un recapito telefonico.Qualche parola scolpita nel freddo universo virtuale.
Poi le immagini della vita reale che amiamo descrivere e far vivere al nostro interlocutore. La mente si nutre di stimoli che pulsano fino al cuore. Si oltrepassa una porta e siamo a respirare nei nostri cortili ma quando eravamo dentro qualcosa è avvenuto e rimarrà.Parole. Semplici a volte telegrafiche. Che importa? l'importante è comunicare...in qualsiasi modo , a qualsiasi costo! Libertà di mettere a nudo se stessi. Credo sia meraviglioso. Continua ad accoglierci nei tuoi mondi!

Sospiro Mozzato ha detto...

E' evidente che il ferro da stiro non ha potuto dare forma a questo paesaggio immerso nell'orgia di parole evocative che si susseguono freneticamente, quasi volessero scavalcarsi per inseguire lo sguardo del lettore che strattonato qua e la non puo' far altro che attendere un momento di pausa per riprendere fiato.
Adesso datemi un momento anche a me...

P.S.
Complimenti,mi è piaciuto molto questo post, anche xkè mi hai dato l'impressione di viaggiare indietro nel tempo ed è stata una cosa piacevole ^^
byee

Andrea Miceli Rovito ha detto...

Sospiro...
Nel suo quadro, Miyake, ha rappresentato un ferro da stiro. In realtà non è un ferro da stiro. O meglio…rappresenta qualcos’altro. Chissà cosa. Me lo sono sempre domandato. A quanto pare, lui può dipingere solo qualcosa che rappresenta qualcos’altro.
Nel suo quadro, Ándre, ha rappresentato un circo. Nulla di concreto. Nulla di sospeso. In realtà non è un circo. O meglio…rappresenta qualcosa in più. È un mondo non classificabile, una realtà fantastica e meravigliosa. Orgia si. Ma di sensi e figure sante. Il ferro non rappresentava né forma né contenuto. Giusto eliminarlo dall’ottica.
Il fantasma circospetto è si strattonato, ma avrà esperienze da notare, e farsi trasportare potrebbe per lui rispondere a salvezza.
Il viaggio è cosa di menti trasportate. Se posso conciliare le avventure non posso che sorridere.
Grazie per passaggio.

Sospiro Mozzato ha detto...

La mia sensazione/interpretazione è stata questa: la mancanza del ferro da stiro implica che non ci sia una forma rigida che puo' essere data alle immagini o parole, o cmq l'assenza di un qualcosa che possa irrigidire, in un certo senso comandare prestabilendo il modo, la via....