mercoledì 20 settembre 2006
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Una minuscola figura sarebbe apparsa all'orizzonte in fondo al campo, e a poco a poco sarebbe diventata più grande, finche non mi fossi reso conto che era Tommy, e lui mi avrebbe fatto un cenno di saluto con la mano, forse mi avrebbe chiamato. La fantasia non andò mai al di là di questa immagine - non glielo permisi - e sebbene le lacrime mi rotolassero lungo le guance, non singhiozzavo nè mi sentivo disperato.
2 commenti:
Avvolto da irreale e bollente nebbia di attesa, mentre vivo in una realtà indesiderabile, ma comunque bene. Poco felice ma fremente. In definitiva: bene, ma ho la più grande mancanza che abbia mai avuto
io na merda...
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